Cari lettori, oggi con questo intervento si apre un nuovo ciclo di articoli, volti a proporvi un'altra faccia della storia dell'arte, quella che molto spesso viene messa in ombra dai grandi mostri sacri. In queste pagine si presenteranno opere sconosciute ed artisti minori che hanno contribuito in ogni caso ad accrescere il nostro patrimonio artistico.
Oggi si parla di John Everett Millais (pittore vittoriano noto soprattutto per la sua Ophelia, nda) e del suo Compianto.
- L’artista assiste il compianto di una giovane ragazza (1847)
- John Everett Millais;
- Olio su tavola,
- 18,7 x 25,7 cm;
- Londra, Tate Gallery.
Millais realizzò quest'opera a soli 18 anni, dopo aver appena terminato la sua formazione alla Royal Accademy. Al giovane artista viene chiesto di realizzare un ritratto ad una ragazza morta e deposta nella bara prima della sua sepoltura. L’accaduto lo tocca a tal punto che decise di autoinserirsi nell'opera. Millais si guarda dall’esterno e ci fa diventare testimoni della sua angoscia rappresentandosi di spalle e con il cappello in mano, mentre conversa con la madre della ragazza. La bara è posta in primo piano nella stessa angolazione che il pittore ha assunto per il ritratto della defunta, una posizione orizzontale che ricorda la futura Ophelia, anch'essa con la morte come soggetto (Ophelia era un personaggio creato da Shakespeare, nda). Il panno bianco suggerisce innocenza e nella sua contemporanea età vittoriana
veniva usato per la sepoltura dei bambini, che a causa dell’elevata mortalità per malattie era molto frequente.
-Federica
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